Cos'è la vergogna?
Dal latino "verecundia" che significa vergogna, pudore, riguardo, riservatezza, discrezione, modestia, moderazione, ritegno, timidezza, modestia eccessiva.
Può esser definita lo stato emotivo che conferisce la percezione di aver fatto una “brutta figura” ed esser giudicati dagli altri quali ridicoli, deboli, incapaci o impotenti.
La vergogna è considerata un'emozione complessa ed è più strutturata rispetto alle altre.
La sua espressione è correlata all'immagine che si ha di se stessi ed è percepita alla stregua di un senso sgradevole di nudità o di esser stati scoperti. Non è raro infatti, quando si prova vergogna, desiderare di diventare trasparenti per evitare le conseguenze negative prospettate.
La vergogna fa parte delle emozioni secondarie (quali ansia, invidia e senso di colpa) che hanno origine dalla combinazione tra le emozioni primarie e si configurano durante la vita degli individui attraverso l’interazione con l’altro.
Le parole per descrivere la vergogna
Per descrivere la vergogna si utilizzano numerosi termini diversi, tra i quali: colpevolezza, disagio; imbarazzo; mortificazione; rimorso; timidezza; turbamento; umiliazione.
La vergogna funzionale
Possiamo definire la vergogna ‘utile’ quando ci indica che siamo fuori dalla nostra confort zone, in presenza di nuovi elementi che non ci risultano familiari o con cui non ci sentiamo a nostro agio. A questo punto potremmo capire cosa non ci piace di quell'esperienza ed imparare ad affrontarla o evitarla per il futuro.
La vergogna, inoltre, ci permette di riconoscere un nostro errore o qualcosa che non ci aggrada. Quando questo aspetto si fa più chiaro, possiamo lavorare per migliorarlo.
Gli eventi che stimolano la vergogna
Tra gli eventi che possono stimolare l'emozione della vergogna possiamo citare: credere che gli altri ci rifiuteranno o ci abbiano rifiutato; giudicarci come inferiori o valutare di non essere bravi al pari degli altri; fare dell'auto invalidazione; paragonare noi stessi agli altri e pensare di essere dei perdenti; credere di non essere amabili; reputarsi cattivi, immorali, sbagliati; pensare di essere difettosi; ritenersi una brutta persona o un fallimento; credere che il nostro corpo sia troppo grasso, magro o brutto; percepire di aver deluso le aspettative altrui; pensare che il nostro comportamento, i nostri pensieri o i nostri sentimenti siano stupidi e ridicoli.
I sintomi della vergogna
La vergogna si manifesta solitamente attraverso: dolore alla bocca dello stomaco; senso di terrore; desiderio di ritirarsi e/o scomparire; nascondere o coprire la propria faccia e il proprio corpo; omettere un certo comportamento o non rivelare alcune nostre caratteristiche agli altri; evitare le persone a cui si è fatto del male o che ci hanno criticato; distrarsi, ignorarsi; ritirarsi; coprirsi il volto; prostrarsi; umiliarsi; comunicare continuamente che si è dispiaciuti; avere lo sguardo basso; assumere una postura curva e rigida; parlare in modo esitante; abbassare il volume della voce.
Fonti bibliografiche
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